“Uscire dall’Euro subito senza se e senza ma” Si, ma …

In questi giorni mi sono capitate spesso conversazioni sull’uscita dall’€uro

Premesse:

  • Sono fortissimamente convinto che, allo stato delle cose, l’€uro sia un enorme danno per l’Italia;
  • Per uscire dall’€uro occorre ripristinare gli strumenti di sovranità monetaria certosinamente e pervicacemente distrutti dai nostri Governi da trent’anni a questa parte (Qui sotto una cronologia sintetica. Una versione più completa e articolata qui)
  • Di questi governi hanno fatto parte anche coloro che oggi, all’improvviso, si riscoprono vergini e urlano contro l’€uro. Hanno taciuto (nella migliore delle ipotesi) in Parlamento Europeo su Fiscal Compact, MES, Pareggio, etc etc e hanno ratificato in Parlamento Italiano

Per completezza, vista la frenetica attività parlamentare di Salvini, ove non citato  (Fiscal Compact/MES … ) è stato zitto o, più probabilmente, non era neanche presente

  • Senza tralasciare la ratifica del Patto di Lisbona

Nelle discussioni di cui parlavo all’inizio, faccio sempre presente che non solo non abbiamo Banche Pubbliche di mercato per l’acquisto del debito, ma neppure Banca Centrale per stampare la moneta .

Francia e Germania, per intenderci, hanno sia l’una sia le altre. Quando la Le Pen declama la volontà di uscire dall’€uro, quindi, ha certamente un compito già reso più facile dal fatto che gli strumenti per esercitare la sovranità monetaria francesi sono praticamente intatti.
Ristabilita la moneta nazionale, poi, occorre che questa sia “riconosciuta” sui mercati internazionali e che ne venga concordato il tasso di cambio.
A queste argomentazioni, mi viene risposto che l’art. 47 della Costituzione consente l’esproprio (o requisizione).Vero, ma, dico io, è immaginabile che un simile esproprio possa avvenire senza reazioni da parte delle Banche?
La risposta che ho avuto è:

“La Costituzione è la madre di tutte le Leggi e non possono esserci opposizioni” (sic!)

Non ho approfondite competenze giuridiche ma mi lascio guidare dal buon senso che, specie in prossimità di elezioni, sembra completamente mancare a certa classe politica.
Qualsiasi essa sia la fonte normativa, l’esproprio (o requisizione) va, alla fine, azionato con un semplice Decreto notificato agli interessati.

A meno di credere pure alla Befana, l’ipotesi che la Banca consegni le chiavi di casa al Messo notificatore è puramente utopico.

Più verosimilmente ci saranno ricorsi e opposizioni fino al terzo grado di giudizio (Quarto. Se la fonte è la Costituzione, occorre tenere da conto anche la Corte Costituzionale).

Il tutto su una materia che non ha precedenti e che non vede giurisprudenza.

Il “Porcellum” ha visto la sentenza definitiva dopo otto anni.

Nel nostro caso, visti i poteri forti in gioco (Giudici che si lasciano “tentare”, un fascicolo fuori posto, un atto che si smarrisce… ) prima di 10-15 anni non si arriva a conclusione.

E se un Giudice particolarmente zelante concedesse la sospensiva, quale è il “Piano B” per il frattempo?

Se nel mercato interno potremmo anche immaginare di ricorrere al baratto, come si effettuerebbero gli scambi sul piano internazionale?
Tanto per non approfondire, solo in termini energetici (alla base di qualsiasi attività, anche quotidiana), l’Italia ha una dipendenza energetica pari all’81% del suo fabbisogno (http://www.europarlamento24.eu/eurostat-la-dipendenza-energetica-dell-ue-e-il-problema-italiano/0,1254,106_ART_5955,00.html).

Il tutto, ovviamente, senza voler evocare scenari più apocalittici (credo che dalla crisi Ucraina dovremmo imparare di cosa sono capaci i potentati economici).

E allora delle due una:

  1. Chi sta cavalcando la tigre dell’uscita immediata dall’€uro non tiene conto dei rischi;
  2. Chi sta cavalcando la tigre dell’uscita immediata dall’€uro ha ben presente i rischi ma li tralascia per i suoi scopi di strategia elettorale

Posto che comunque di “cavalcare la tigre dell’uscita immediata dall’€uro” si tratta, in entrambi i casi, parlerei, quanto meno, di posizioni poco responsabili (eufemismo, lo so).

Tralasciare queste “minuzie” mi pare un gioco di estremo azzardo. Dall’€uro si può uscire (e si deve), ma con una pianificazione accurata. Improvvisare, su una materia simile è pura follia suicida!

Twitter @steal61