Direzione PD del 24 Giugno. Cosa cambierà? Nulla!

24 Giugno: Direzione PD grande attesa per il nulla.

Renzi non può cambiare. Dalla direzione PD non aspettatevi nulla

Non comprendo la grande attesa per la direzione PD del 24 giugno. Non cambierà nulla. Renzi non è abilitato a cambiare nulla.

Renzi ha un mandato: Eseguire ciò che le lobby economico-finanziarie hanno ordinato di fare 1.

Vero, Renzi non è di destra, ma Renzi non è di sinistra.

Se fosse di destra sarebbe un nazionalista. Sarebbe uno che rappresenta un orgoglio nazionale. Sosterrebbe, con le sue politiche, una determinata classe sociale (borghese media e alta). Magari esagerando ed esasperando il concetto fino a sconfinare nell’esacerbato  nazionalismo nazista, ma questi sarebbero i tratti distintivi di base.

Se fosse di sinistra sosterrebbe le istanze degli ultimi, del popolo, dei poveri (che ormai in Italia abbondano), propugnerebbe l’equità sociale.

Renzi, come Bocca di Rosa di De André, né l’uno né l’altro. Lui serve (quasi nel senso letterale come Bocca di Rosa) la grande finanza internazionale che per funzionare ha bisogno di abbattere le barriere nazionali e deve accentuale le sperequazioni sociali per costruire una classe lavoratrice di settecentesca memoria: senza alcun diritto. Una massa di schiavi, in buona sostanza.

Il mandato di Renzi è portare a casa la riforma costituzionale come costruita da JP Morgan, da UBS. Non può fallire.

Se fallisce – che lo dica o meno, personalizzando o meno il significato del referendum – dovrà andare a casa come andò a casa Letta quando dovette arrendersi alla impossibilità di scassinare l’articolo 138 della Costituzione 1.

Renzi, semplicemente, non è abilitato a cambiare politica.

In direzione PD verrà affermato che per evitare che il PD perda occorre più renzismo.

In fondo è l’identica posizione sulle politiche europee. Falliscono? Occorre più Europa.

C’è troppa austerità? È perché ce ne sta troppa poca.

Renzi DEVE portare a termine il mandato e DEVE fare di tutto perché il popolo sovrano accetti da se di rinunciare a fare il popolo sovrano.

Con questi presupposti, cosa possiamo immaginarci che possa cambiare nella direzione PD del 24 giugno? Nulla!

Qualche operazione di belletto? Forse. Magari un vicesegretario renziano potrebbe lasciare il posto a un vicesegretario della “minoranza”? Forse.

Magari Renzi smetterà di personalizzare il referendum come fosse un plebiscito su di se, ma anche in questo caso non cambierebbe nulla. Se non porta a termine il compito assegnato dalla finanza internazionale dovrà per forza andare a casa. Che lo dica o meno, cambia niente. Accadrà.

Tenterà (e, con la maggioranza che gli è stata assegnata in assemblea e direzione PD, riuscirà) di silenziare qualsiasi opposizione interna (se mai davvero esiste) fino al referendum di ottobre e nel frattempo cercherà di calibrare la “comunicazione”, il racconto delle mirabilia del suo essere “innovatore”.

L’importante è che gli italiani rinuncino ad essere popolo sovrano.

L’importante è che gli italiani accettino il loro destino per come disegnato dalla finanza internazionale.

Ecco cosa accadrà in direzione PD. Nulla!


1 vedi Riforme renziane: P2, JP Morgan e UBS ordinano. Napolitano esegue