Aquarius. Se per vendere qualcosa devi mentire, quella è una truffa

Aquarius. Una definizione di Paul Craig Roberts si attaglia perfettamente: «Presstitutes at their work» (La stampa prostituta fa il suo lavoro).

la nave Aquarius

Pur di salvare il business che gira attorno ai migranti, la “stampa” si prostituisce senza vergogna. La “vicenda Aquarius” la costringe a gettare la maschera. E “la gente di sinistra” si augura che muoia un bambino a bordo per mettere in difficoltà il Governo.

Pacatamente, se il Mainstream è costretto a mentire pur di suscitare l’umana “pietas”, vuol dire che non si tratta affatto di “pietas”, ma di affari.

Il Governo “fascista”

Prima di tutto è bene chiarire che ridurre la “vicenda Aquarius” a un dibattito “fascisti” vs “antifascisti” è profondamente sbagliato per diverse ragioni:

Nel 1997, il Governo Prodi (Giorgio Napolitano al Ministero dell’Interno, Claudio Burlando alle Infrastrutture, Lamberto Dini etc etc) operò una chiusura ben più dura. Con il rimpatrio immediato dei “clandestini”. Già, perché con il Governo di sinistra di chiamavano “immigrati non in regola” e non “migranti”.

Ma è sopratutto sbagliato perché viene definito “fascista” un Governo il cui programma è tutt’altro che fascista. Basta dare una occhiata allo studio dell’Istituto Cattaneo (vicino al PD).

Ed è un Governo che, stando ai sondaggi, è sostenuto da oltre il 60% degli italiani.

Ciò significa che il fascismo, quello vero, quello deprecabile, quello che costituisce una delle pagine più nere della nostra storia, viene improvvisamente riabilitato. Ridotto a macchietta.

Basta ascoltare le parole della Senatrice Liliana Segre. Una che il fascismo lo porta tatuato al braccio. Notare come il “giornalista” cerca di farle dire ciò che non ha alcuna intenzione di dire

(segue dopo il video)

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=qUdNZ_m3Ic0]

Lasciamo, quindi, da parte ogni improprio riferimento a fascismi, perché fuori luogo. Chi difende la tratta degli schiavi sta solo rispondendo a biechi interessi economici e politici. La dimostrazione è più avanti. Con documenti, come al mio solito.

Migranti, profughi, richiedenti asilo, rifugiati. Che confusione!

Della sostanziale differenza nei termini ne ho già scritto nel post Immigrazione: traffici criminali e solidarietà d’interesse e quindi non ci torno.

È una confusione che «propagandisti» (chiamarli “giornalisti” mi pare un azzardo) in stile Massimo Giannini de “La Repubblica” tentano di fare.

In un tweet ha tentato di far sentire gli italiani “in debito”

Lo scorso 14 giugno si è lamentato a Otto e mezzo” della Gruber per essere stato sommerso dagli insulti.

Il tweet era questo:

Tweet fuorviante di Massimo Giannini sulla vicenda "Aquarius"

Tweet fuorviante di Massimo Giannini sulla vicenda “Aquarius”

Perché nella didascalia ho scritto “fuorviante”?

Perché fa riferimento a questa tabella

Mistifica, quindi, permutando il termine “rifugiati” (cui fa riferimento la tabella) riportandolo come fosse il dato dei “migranti”.

Io, fra i tanti, l’ho “insultato”

Giannini disinforma e mistifica sulla vicenda AquariusRibadisco che c’è una sostanziale differenza fra “migranti” e “rifugiati” e ne ho già scritto nel post Immigrazione: traffici criminali e solidarietà d’interesse.

Pretende il Pulitzer sparando sciocchezze?

In rete c’è un contraddittorio con persone informate. Continui a pontificare dai salotti TV, se non vuole essere smer … ehm … smentito.

E che dire del “punto di Paolo Pagliaro”, sempre a Otto e mezzo della Gruber?

Un affastellarsi di dati su migranti, rifugiati, residenti e quant’altro. Senza neppure specificare quale fosse la fonte di quei dati.

Un Giornalista serio, Franco Bechis, ha lanciato un tweet a tale proposito

Chi fugge dalle guere: fra profughi sfollati.

L’Aquarius, quindi, trasporta “migranti”. Fino a che non approderanno da qualche parte e non presenteranno la richiesta di asilo, si tratta di “clandestini”.

Non è fascismo, ma è chiamare le cose con il proprio nome.

Sono, infatti, emigrati dalle proprie Nazioni e in attesa di immigrare in altra Nazione.

Saranno “clandestini” nell’istante in cui mettono piede sul suolo di altra Nazione fino a che non avanzeranno richiesta di asilo.

A quel punto diventeranno “clandestini richiedenti asilo”.

Se la richiesta viene accettata saranno “Profughi rifugiati”, altrimenti avranno l’obbligo di lasciare il suolo della Nazione che li ha ospitati.

Finché non viene sovvertito lo Stato di Diritto, la Legge va solo osservata e rispettata.

I migranti sulla Aquarius “rischiano la vita”

L’italia, insensibile e fascista, non ha alcuna sensibilità verso le persone che sulla nave Aquarius rischierebbero la vita.

Dai dati Vessel Finder, la Aquarius, fino al 2009, si chiamava MEERKATZE.

Era una imbarcazione della Guardia Costiera tedesca. Progettata per navigare nel Mare del Nord.

Può garantire l’ospitatlità a 500 persone!

L’Aquarius non è una vasca da bagno!

Ma l’Italia non si è fermata a questa considerazione.

Il Presidente del Consiglio Conte – già lo scorso 11 giugno – ha rivelato che era stato chiesto alla Aquarius di far sbarcare gli eventuali passeggeri in difficoltà.

(segue dopo il video)



E, semmai un Presidente del Consiglio abbia la necessità di essere confermato da una ONG, Medici Senza frontiere ha confermato

In cosa consisteva, quindi, il “pericolo di vita” se la stessa Aquarius rifiuta di var sbarcare quelle persone? E i minori? Dove starebbero i “minori”?

Non saranno quelli che vengono indotti a dichiararsi diciassettenni per incrementare la quota giornaliera disponibile?

Già. Per ciascun migrante sono stanziati 35€/die, ma se si tratta di “minori non accompagnati” la quota base arriva a 45€/die.

Ma spesso (troppo spesso) per i “minori non accompagnati” si è “costretti” ad andare fuori convenzione. In alcuni casi si raggiungono i 240€/die.

.

E semmai un Presidente del Consiglio necessitasse della conferma di una ONG interessata, eccola

Onde alte 4 metri. Sulla Aquarius i migranti stanno male

Intanto occorre rilevare che quando ci sono in mezzo le ONG (e la Aquarius in particolare) le onde sono sempre alte 4 metri.

Ma quando deve “salvare” i “muri d’acqua” non costituiscono un problema.

Ma quella che è definita una “odissea” non si ferma qui.

Sofferenze, mal di mare. Onde alte 4 metri!

Una roba che perfino i pesci soffrono di mal di mare.

Una Italia senza cuore che ha costretto i migranti ad affrontare queste ulteriori sofferenze.

Vergogna!

All’Italia? No. A chi diffonde queste menzogne.

Ho già scritto che la Aquarius non è una bagnarola. È una imbarcazione progettata per affrontare il Mare del Nord.

Nei giorni in cui Aquarius diffonde notizie relative a condizioni proibitive del mare, sia Vessel Finder, sia Marine Traffic segnalano un traffico regolarmente congestionato nel Mar Mediterraneo.

Che Nettuno si stia accanendo solo sulla Aquarius?

Nel frattempo, a bordo dell’Aquarius

Senza alcun commento, metto, a seguire, una serie di tweet di Sara Alonso Esparza. È una reporter di RNE. Una che ha scritto “io sono migrante”. Dalla nave Aquarius, video e immagini di persone in che non paiono per niente in stato di malessere. Balli, canti e partite a dama. Nessuno che neppure barcolli. Neppure le pedine della dama sembrano risentire della “tragedia” delle «onde alte 4 metri».

Onde alte quattro metri, stanno tutti male, ma ballano, cantano, giocano a dama…

In questo tweet, poi, c’è il sunto della presa in giro:

Un volontario aiuta una persona a vestirsi perché, a causa delle ferite, non può farlo da solo.

Rivediamo la foto (click per ingrandire)

a bordo di aquariusLa persona che il volontario Ramzi sta aiutando a vestirsi non sembra affatto un “disperato”, anzi.

Molto muscoloso, tonicità perfetta, pelle senza alcuna imperfezione. A vista non presenta alcuna ferita né alcuna lesione.

Solo la mano è coperta da una vistosa fasciatura. Un tantino esagerata, a dire il vero.

Il volontario lo sta aiutando a calzare dei sandali che, comunque, non necessitano dell’uso della mano, non avendo alcuna allacciatura.

Ma non vedete che è una “scena”?

Questo signore, fosse sbarcato in Italia avrebbe avuto due alternative, a seconda se intimamente onesto o meno.

Delinquere o prestare le sue forti braccia allo schiavismo per la raccolta dei pomodori. Comunque finire nelle mani della criminalità organizzata.

Ecco cosa dice un immigrato intimamente onesto – e quindi schiavo nei campi – che vive nella baraccopoli di San Ferdinando (dove è stato ucciso Soumayla Sacko)

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=hHcqJ4RsSxY]

Ho sperato che a bordo dell’Aquarius morisse un bambino

Lo ha detto lo scrittore “de sinistra”, pro immigrazione incontrollata Edoardo Albinati.

Pur di mettere in difficoltà il Governo.

Queste le sue testuali parole:

Io stesso, devo dire, con realpolitik, di cui mi sono anche vergognato, ieri ho pensato, ho desiderato che morisse qualcuno sulla nave Aquarius. Ho detto: adesso, se muore un bambino, io voglio vedere che cosa succede per il nostro governo.

P.S.: Grazie a Giangio e a Stefano per i video che ho inserito nell’articolo, “rubandoli” dai loro tweet.