Errori del Movimento 5 Stelle. Azzardiamo l’analisi del voto

Azzardiamo una analisi del voto. Quali potrebbero essere stati gli errori del Movimento 5 Stelle?

Errori del Movimento 5 Stelle. Azzardiamo l'analisi del voto

Gli errori del Movimento 5 Stelle? Probabilmente la mancanza di coraggio su alcuni argomenti. Analizziamo il voto partendo dai partiti completamente bocciati.

I partiti che non raggiungono il quorum

Essendo partiti con programmi praticamente monotematici, possiamo probabilmente individuare quali siano gli argomenti “respingenti”.

+Europa

Il partito di Emma Bonino aveva fondamentalmente due argomenti:

  • la risposta ai guasti prodotti dall’Unione Europea è ancora più Unione Europea
  • accoglienza illimitata

Non può sussistere dubbio sul fatto che un “europeista” convinto non avrebbe votato altro che +Europa.

Si tratta dell’elettore che pone l’Unione Europea al primo punto delle sue priorità.

Il risultato elettorale testimonia che è un argomento ormai assolutamente respingente.

Un atteggiamento morbido nei confronti dell’Unione Europea non avrebbe potuto comunque togliere niente a +Europa.

E comunque il bacino elettorale pienamente favorevole a questa Unione Europea è estremamente esiguo.

Salvini è stato bravissimo a far apparire che alcune capitolazioni nei confronti dell’Unione Europea siano state dovute all’arrendevolezza del M5S.

Fra gli errori del Movimento 5 Stelle, quindi, possiamo già contare un primo errore comunicativo: non aver fatto arrivare in modo netto la sua posizione. E sarebbe dovuta essere una posizione netta.

Su questo argomento occorre più coraggio.

La Sinistra

L’argomento unico de “La Sinistra” di Fratoianni è sintetizzabile in ” accogliamo tutti gli immigrati”.

Anche in questo caso, quindi, l’elettore de “La Sinistra” è colui il quale pone l’immigrazione indiscriminata quale priorità.

Tra l’altro è una questione che trascina con sé un altro argomento: la sicurezza.

Che piaccia o meno ad alcune anime del Movimento 5 Stelle queste questioni sono percepite quali fondamentali dal popolo.

Inoltre parlare di “percezione” come se il problema in effetti non esistesse è altro errore grave.

E lo testimonia il dato di Lampedusa, dove la Lega ottiene addirittura il 45,85%. Ma anche a  Riace la Lega è il primo partito con il 30,75%.

A prescindere dalla narrazione secondo cui Lampedusa e Riace siano sinonimo di accoglienza, semplicemente la popolazione non ne può più.

Sull’immigrazione il Movimento 5 Stelle ha fatto con convinzione la sua parte, ma Salvini lo ha comunicato meglio.

Anche perché qualche anima del M5S è su posizioni antitetiche e lontane dalla realtà del Paese.

Pure su questo argomento occorre più coraggio.

E, come dicevo, questa questione si trascina dietro la percezione della sicurezza.

Il Decreto Sicurezza Bis di Salvini era una porcheria scritta male e su questo non ci sono dubbi.

Ma l’errore del Movimento 5 Stelle è stato determinato dalla virulenza della critica. Questo ha dato la sensazione che il M5S fosse contro. Che l’argomento non fosse prioritario e che non si stesse lavorando per migliorarlo, ma per abbatterlo. Cosa obiettivamente non vera, ma questa è stata la sensazione.

Europa verde

Ho saltato Europa Verde perché è un dato in contro tendenza.

In tutta Europa crescono i Verdi, tranne che in Italia.

Questo perché, a parere mio, è uno degli argomenti in cui non vedo errori del Movimento 5 Stelle.

Grazie all’azione concreta e attiva del Ministro Costa, la tutela del’ambiente ha in Italia degnissimi rappresentanti.

Rappresentanti competenti e autorevoli che, nell’ambito delle loro competenze istituzionali, hanno sviluppato una azione mai vista in Italia.

L’elettore che pone l’ambiente in cima alle sue priorità ha un riferimento certo nel Movimento 5 Stelle.

Complimenti al Ministro Costa che interpreta il suo ruolo istituzionale in modo semplicemente eccellente!

I partiti promossi

Mentre continua la prevista progressiva scomparsa di Forza Italia a vantaggio di Fratelli d’Italia e Lega, la sorpresa più eclatante è data dal risultato del Partito Democratico.

Ed è questo il punto. Perché il Partito Democratico recupera al punto da superare il Movimento 5 Stelle?

Semplicemente perché fra gli errori del Movimento 5 Stelle occorre considerare anche la mancanza di coraggio su alcuni temi fondamentali.

Sanità

Mi spiace davvero dover rilevare una assoluta assenza o quasi dei temi della Sanità.

A parte alcuni commissariamenti doverosi determinati dalle contingenze, per il resto non c’è stata alcuna discontinuità con le gestioni precedenti.

Perché votare chi emula, quando si può votare l’originale PD?

Dai tempi della “Prima Repubblica” a gestire la Sanità in Italia è stata la struttura ministeriale, non il Ministro.

Qualcuno ricorderà i puff pieni di soldi provenienti dalle tangenti. Poggiolini, qualcuno ricorda?

Cosa è cambiato?  Praticamente nulla. A gestire continua ad essere la struttura ministeriale.

Un esempio? La puntata di Report del 25/03/2019.

Protesi al seno killer? Decide la Marletta

A rispondere sulla mortalità determinata dalle protesi testurizzate al seno è la Dottoressa Marcella Marletta, che pare abbia lei il potere di decidere. E probabilmente lo ha davvero.

Non secondario, basta osservare la struttura del viso per comprendere la sua posizione circa gli innesti in silicone.

Vaccini

E non parliamo della questione dei vaccini.

Si sarebbe dovuto sposare le tesi “no-vax”? Certamente no.

Ma davvero era necessario mantenere la caterva di vaccinazioni obbligatorie previste dalla Lorenzin?

Essendo noto che le norme Lorenzin erano state dettate dalle lobby farmaceutiche, non sarebbe stato opportuno un poco di coraggio in più?

Magari avviare una seria valutazione scientifica terza sulla opportunità delle scelte Lorenzin?

E che dire delle notizie che parrebbero testimoniare l’assoluta mancanza di correlazione fra la vaccinazione contro il morbillo e la diffusione della malattia?

La Lorenzin, prendendo lo spunto da una più o meno esistente epidemia di morbillo, ha imposto una quantità impressionante e non giustificata di vaccinazioni obbligatorie.

E invece parrebbe che non ci sia neppure una reale correlazione fra vaccinazioni contro il morbillo e il controllo di epidemie della malattia.

Fermo restando che occorrerebbe chiarire cosa si intende con “epidemia”.

È davvero necessario impedire che l’organismo produca autonomamente i suoi anticorpi?

Anche considerato che, a differenza delle vaccinazioni, l’anticorpo prodotto dall’organismo produce una immunità certa e permanente?

Esattamente, in che cosa si è differenziata la gestione 5 Stelle della Sanità dalle precedenti gestioni?

Il problema contingente dell’ammissione dei bambini a scuola resta una giungla. E si costituiscono pure apposite task force.

Ciascuno fa quel che vuole mentre si rimane in attesa di una Legge di cui non si conosce neppure il contenuto.

Perché votare 5 Stelle e non l’originale PD, spingendo all’astensione il resto dell’elettorato?

Ecco uno dei grandi errori del Movimento 5 Stelle.

Cultura

Andiamo indietro nel tempo e collochiamoci nel 2017.

Il Ministro della Cultura era quel campione di Dario Franceschini del PD.

Con un emendamento a prima firma Marcucci (PD renziano) viene modificato il Codice dei Beni Culturali.

Scrive Il Sole 24 Ore: «La riforma della circolazione dei beni culturali fa entrare l’Italia in Europa».

È noto che non c’è un Paese al mondo con un patrimonio culturale anche solo paragonabile a quello dell’Italia.

Non è neppure necessario esprimere chi guadagna e chi perde dalla “libera circolazione dei beni culturali”.

Il Ministero della Cultura ha messo in atto gli strumenti per sterilizzare anche la svendita della nostra storia?

Se lo ha fatto, nessuno se ne è accorto.

Ho già scritto che fra gli errori del Movimento 5 Stelle c’è una carenza comunicativa, quindi se c’è stata e non me ne sono accorto, il Ministro non me ne voglia.

E questo della possibilità di esportazione (praticamente incontrollata) dei nostri Beni Culturali è solo un esempio.

Giustizia

Bravino Alfonso Bonafede, ma la Giustizia soffre di una malattia antica.

Le norme di Giustizia

Senza dubbio ci sono stati alcuni interventi salutari, come il cosidetto Decreto Spazzacorrotti.

Altri interventi Parlamentari hanno rettificato alcune storture prodotte dai precedenti Governi, come la modifica dell’articolo 416 ter del Codice Penale.

Di questo articolo, peraltro, la formulazione sbagliata e fuorviante prodotta dai Governi PD era stata già contestata in sede Parlamentare.

Ma manca ancora qualcosa.

Purtroppo il “qualcosa che manca” è proprio incidere su ciò che ha la titolarità di attuare quelle e altre norme.

Ci vuole coraggio

Nel corso della “Prima Repubblica”, il consociativismo fra Democrazia Cristiana e Partito Comunista ha politicizzato parte della magistratura.

Il compianto Giambattista Scidà ha denunciato proprio questo in ciò che è diventato noto come il “caso Catania“.

Ovviamente si trattava di un caso. Un caso che il Presidente del Tribunale dei Minori di Catania ebbe la forza e il coraggio di denunciare.

Ma, altrettanto ovviamente, non si trattava di un caso unico in Italia. Solo nessuno lo aveva denunciato. E neppure lo ha fatto dopo.

Un sistema che il Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica per la Sicilia definì “Massomafia“.

La Magistratura era appaltata alla cosidetta sinistra, al PCI. Ho scritto delle distorsioni di quel sistema in Caso Catania: la massomafia e la Procura di Catania parte I e in Caso Catania: la massomafia e la Procura di Catania parte II.

Da quel sistema emersero magistrati in politica. La più nota è certamente Anna Finocchiaro. Ovviamente dell’attuale PD.

Magistrato per pochissimi anni. Fra elezione alla Camera dei Deputati e al Senato, svolge attività politica dal 1987 al 2018. La bellezza di 31 anni senza soluzione di continuità.

Sulla stessa scia potrei citare Cosimo Ferri, ad esempio. Ma pure, da ultimo, Andrea Orlando.

Deputati, Senatori, Sottosegretari e Ministri che hanno inciso su una parte della magistratura che certamente autonoma non è.

Semplicemente a titolo di esempio, riporto alcuni titoli vecchi e nuovi. Però è necessario sottolineare che Cosimo Ferri (PD) era Sottosegretario del Ministro Andrea Orlando (PD):

Magistratura e politica

Nei decenni si è consolidata una corrente politica della Magistratura che trova la sua espressione in Magistratura Democratica.

La magistratura è uno dei poteri indipendenti dello Stato democratico.

Ricordate i Poteri costituzionali separati e controllori l’uno del’altro? Legislativo, Esecutivo e Giurisdizionale.

Ma cosa succede se ambienti dell’unico Potere che dovrebbe essere lontano dalle influenze politiche diventa politico?

Cosa accadrebbe se pezzi di Potere Giurisdizionale facessero essi stessi politica?

Accadrebbe una stortura costituzionale. Ed è esattamente ciò che accade!

Dell’attivismo politico di Magistratura Democratica ne ho già scritto in «Nave Diciotti, i falsi eritrei e l’attivismo di Magistratura Democratica».

E ho scritto anche dell’azione ormai nota e prevedibile del Procuratore Patronaggio

https://connect.facebook.net/it_IT/sdk.js#xfbml=1&version=v5.0

Il gioco consiste in questo:#01 Nave entra in acque territoriali zona Lampedusa #02 Patronaggio ravvisa reato ex art….

Pubblicato da Stefano Alì su Lunedì 20 maggio 2019

Tutto legittimo, ci mancherebbe. Incluso il sequestro di una nave in mare prima che venga data l’indicazione del porto di sbarco. Forse!

Ma … qualche ispezione?

Gli errori del Movimento 5 Stelle: Il coraggio posto dove non dovrebbe essere posto

Mi ha certamente stupito il decisionismo con cui sono state scelte (e imposte) le candidate capolista.

Come un fulmine a ciel sereno, dopo la votazione degli attivisti giunse la notizia che ci sarebbero state delle capolista cooptate.

Stupefacente perché raggiungeva contemporaneamente due obiettivi negativi.

  • Senza che fosse stato preannunciato, la votazione imposta dalla democrazia diretta – bandiera del Movimento 5 Stelle – veniva superata dalla cooptazione
  • Si correva il rischio di non far eleggere eccellenti rappresentanti in Parlamento europeo. Nel frattempo far posto a persone assolutamente sconosciute e che non hanno, fino ad oggi, combattuto alcuna battaglia.

È il caso della circoscrizione Nor-Ovest.

La Capolista, Danzì, è arrivata terza, con 14.299 voti.

La seconda, con 14.672 voti è Tiziana Beghin.

Nella circoscrizione Nord Ovest dovrebbero scattare due seggi.

Lo scarto fra le due è di poco meno di 400 preferenze.

Sarebbe stato normale se Tiziana Beghin fosse rimasta fuori? Con l’impegno encomiabile che ha dimostrato in questi cinque anni?

Per sacrificarsi sull’altare di chi? Di cosa? L’altare di capilista imposti il cui impegno è tutto da dimostrare?

Nella circoscrizione Isole la candidata capolista è praticamente “non pervenuta”, come fosse la temperatura di Santa Maria di Leuca negli anni 70.

Sto contestando il Capo politico? No. Assolutamente.

Non c’è dubbio che gli errori del Movimento 5 Stelle siano stati tanti ed enormi, ma non sto contestando il Capo Politico.

Sto, semmai, contestando il fatto che dovrebbe dimostrare più “nerbo”.

Di Maio dovrebbe riuscire a rispondere alle esigenze del Paese, senza cedere neppure di un millimetro alle spinte e alle tirate interne.

Dovrebbe anche tenere conto di chi gli suggerisce le genialate come l’imposizione delle capolista e dare loro il benservito.

Luigi Di Maio ha dimostrato di essere bravo, ma occorre che riorganizzi chi lo collabora. Anche licenziando, se necessario.

A partire dalla comunicazione e continuando con quegli ambiti amministrativi in cui non si ravvede discontinuità alcuna con le precedenti gestioni.

Perché Lega e PD hanno attinto a piene mani dall’elettorato del Movimento 5 Stelle.

EDIT

Poiché sui social mi si continua a ripetere che tutti i voti persi dal Movimento 5 Stelle sarebbero andati in astensione, metto qui l’analisi dei flussi dell’IPSOS

Fermo restando che quand’anche fosse stato, ci si sarebbe dovuti interrogare sul perché 6 milioni di elettori 5 Stelle avrebbero dovuto decidere di non andare a votare.

Comunque, si tratta di una percentuale altissima (43%) finita in astensione. Elemento che dovrebbe far riflettere ancora di più sulle ragioni.

Oppure possiamo sostenere che è tutta colpa del maltempo.