La bufala del taglio delle pensioni orchestrata da Boeri e dal PD

La bufala del taglio delle pensioni. La cronologia di un falso allarme costruito a tavolino.

bufala del taglio delle pensioni - Tito Boeri

Da dove nasce la bufala del taglio delle pensioni? Esaminando date e atti pare orchestrata da Tito Boeri e dal PD.

Un amico mi sottopone una cronologia di date e atti che farebbero emergere che la bufala del taglio delle pensioni sia stata preordinata.

Sarebbe stata organizzata dall’ex Presidente dell’INPS Boeri.

Che sia una bufala non ci sono dubbi.

Ne ho già scritto in «Taglio delle pensioni da 1500 euro lorde: falsissimo» e obiettivamente non riesco a trovare falle nel ragionamento, però una falla deve pur esserci.

Non può essere che il PD e Boeri abbiano organizzato tutto sulla pelle dei pensionati, quindi la espongo per come mi è stata prospettata.

Focalizziamo sul 2018

Senza perderci nei meandri della storia e senza risalire ai guasti della signora Fornero (che aveva abolito l’adeguamento all’indice del costo della vita), concentriamoci sul 2018.

Anzi, sulla fine del 2018.

Vigeva una norma varata dal Governo Renzi secondo cui l’adeguamento al costo della vita avveniva con percentuali decrescenti al crescere dell’importo pensionistico.

Nel giugno del 2018 si è insediato il nuovo Governo gialloverde.

Il Presidente dell’INPS era Tito Boeri, che non ha mai fatto mistero del suo pensiero: Nessun provvedimento del nuovo Governo funzionerà e l’Italia verrà portata al fallimento.

Il mandato di Boeri sarebbe poi scaduto nel febbraio del 2019 e, a marzo, è subentrato Pasquale Tridico.

Pertanto quando parlerò degli atti INPS, specificherò “gestione Boeri” o “gestione Tridico” per marcare i periodi.

Il Decreto del MEF

Con Decreto del 16 Novembre 2018 (gestione INPS Boeri) il Ministero dell’Economia e Finanze prende atto dell’indice di aumento del costo della vita. L’ISTAT lo aveva confermato all’1,1%.

La nuova finanziaria

Nel dicembre del 2018 le Camere esaminano la finanziaria proposta dal nuovo Governo. Fra le norme c’è la rimodulazione delle percentuali di adeguamento pensionistico al costo della vita.

Rispetto alle norme del Governo Renzi, le aliquote di adeguamento incrementano fino alla 5^ fascia reddituale pensionistica.

Resta inalterata l’aliquota per la sesta fascia e diminuisce quella relativa alle pensioni superiori a 4.566,78€.

La Legge verrà approvata il 30 dicembre 2018 e pubblicata il 31 dicembre con entrata in vigore immediata.

Quindi a partire dal 1 gennaio 2019 si sarebbero dovute applicare le nuove aliquote.

Nel frattempo Boeri

La circolare del dicembre 2018

Il 27 dicembre 2018 l’INPS (gestione Boeri) ha emanato una circolare. Siamo in pieno periodo fra Natale e Capodanno e a soli 4 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta della nuova Legge.

L’INPS gestione Boeri con questa circolare detta le condizioni per l’adeguamento pensionistico: utilizzare le tabelle previste dalla Legge del 2000.

Questa Legge Non veniva applicata dal 2011 (citofonare “Sig.ra Fornero”) e prevedeva parametri superiori rispetto a quelli stabiliti dal Governo Renzi – tanto caro a Tito Boeri – e vigenti fino al 2018.

I giorni lavorativi prima del 2 Gennaio 2019 erano due: venerdì 28 dicembre e lunedì 31 dicembre.

L’INPS adeguò immediatamente i parametri. Anche perché per modificare pochi parametri in una tabella di sistema informatico bastano pochi minuti.

Ed è così che a gennaio 2019 i pensionati hanno ricevuto le loro pensioni incrementate con aliquote diverse rispetto a quelle già determinate con la nuova Legge in vigore.

Qui ci sono già i primi fatti strani:

  • Perché Boeri ha atteso oltre un mese dal Decreto che fissava l’indice di adeguamento al costo della vita?
  • Perché ha atteso il 27 dicembre, quando già era noto il contenuto migliorativo della nuova legge di bilancio?

Un bradipo avrebbe impiegato 5-10 minuti del 31 dicembre per adeguare i parametri del sistema informatico alla nuova legge. Occorreva solo modificare sei cifre in una tabella!

La gestione Boeri continua fino a febbraio

Anche a voler tralasciare questa ipotesi, restano dubbi irrisolti.

Boeri ha lasciato l’INPS a febbraio.

Quali sono stati i suoi impegni pressanti dal 2 gennaio alla data in cui è scaduto il suo mandato?

Perché in due mesi non ha adeguato il sistema informatico alla nuova Legge?

I pensionati hanno continuato a ricevere pensioni rivalutate con aliquote non più in vigore da dieci anni (periodo Fornero).

E lui sapeva che si sarebbe dovuto procedere al recupero di quelle somme.

Sapeva, pure, che al trascorrere dei mesi sarebbe stato più pesante il conguaglio.

L’INPS ha erogato l’incremento non spettante, quindi, per le mensilità di Gennaio, Febbraio e Marzo.

La gestione Tridico

Pasquale Tridico si è insediato a metà marzo e il 22 dello stesso mese la gestione Tridico dell’INPS adegua le tabelle.

Ad Aprile i pensionati hanno già ricevuto la pensione con le aliquote di adeguamento corrette.

Ovviamente spetta alla gestione Tridico recuperare le maggiori somme erogate indebitamente dalla gestione Boeri.

E per impostare il conguaglio non basta modificare sei cifre in una tabella.

Il conguaglio non è una operazione di routine, quindi occorre creare due righe di programma.

Lasciando la situazione invariata fino a febbraio, Boeri sapeva che il conguaglio sarebbe dovuto arrivare nel corso delle elezioni europee.

E peraltro più pesante, perché lui stesso aveva creato le condizioni perché fosse relativo ad almeno tre mesi di arretrati.

Quindi Boeri e il PD hanno organizzato a tavolino la bufala del taglio delle pensioni!

Aiutatemi a capire: bufala del taglio delle pensioni orchestrata?

Che si fosse di fronte alla bufala del taglio delle pensioni non ho dubbi. Io stesso ne ho scritto in «Taglio delle pensioni da 1500 euro lorde: falsissimo»

Però il mio amico prospetta un disegno preciso presentandomi fatti, date e dati.

Ho cercato di trovare le falle nel ragionamento, ma sinceramente non sono riuscito a trovarne.

Però devono esserci.

Perché non è possibile che Boeri e il PD abbiano giocato così sporco sulla pelle dei pensionati. O si?