Le Camere di Commercio svendono!! Venghino siori, venghino!

Vignetta di Giovanni Falcone: http://www.gianfalco.it/index.php/2010/06/28/povera-italia-dalla-bancarotta-alla-bancarella/2880/ 

Ma perché le Camere di Commercio?

Parlo, ovviamente, della “Riforma della Pubblica Amministrazione
Passerà alla storia come “Riforma Madia“.
Vengono i brividi solo a pensarci perché, vista la specifica competenza della Ministra, sarà una riforma epocale (come la grandine a maggio).
Ora, sinceramente, adesso dovrei parlare della “Riforma” ma ancora una volta ci si trova a parlare di slide e annunci.
Quei pochi contenuti che trapelano sembrano il frutto di una lunga notte insonne a causa di una cena a base di peperonata, ma forse, a ben guardare, no.
Parlo delle CAMERE DI COMMERCIO, che mi picco di conoscere un po’. Delle Camere di Commercio, infatti, considerato che sono Enti “defilati” e non alla ribalta politica (i vertici non sono nominati dalla politica, ad esempio), si sa ben poco.

Poco si sparla (e quindi poco si parla)

Piuttosto che vedere l’aspetto positivo, se ne sostiene l’inutilità. Come se, per essere utile, una tipologia di Ente debba avere necessariamente una congrua percentuale di indagati e condannati.
Sventolare la riduzione del 50% del Diritto Camerale parla alla “pancia” del Paese, evitando così che qualcuno si interroghi (ammesso che qualche media si discosti dalle “Notizie di Agenzia” che ormai assumono sempre più l’aspetto delle veline fasciste). In realtà, parliamo di un diritto fisso di 200€ cui si può aggiungere una percentuale decrescente dallo 0,015% allo 0,001% al crescere del fatturato. Tra tasse di concessione governativa e imposte di bollo, all’atto dell’iscrizione si paga ben di più allo Stato. Il risparmio per singola azienda, quindi è ben misero e assolutamente compensato dalla introduzione del POS obbligatorio, ad esempio (sia per la parte dei costi fissi del “servizio”, sia per le commissioni sulle transazioni che costituiscono vero e proprio “pizzo” legalizzato). E allora perché?
L’operazione sulle Camere di Commercio assume aspetti molto simili all’operazione effettuata con RaiWay.
Quasi nessuno sa che le Camere di Commercio, nel corso dei decenni, hanno stimolato, incentivato e creato buona parte dei servizi infrastrutturali di cui è dotato il Paese.
Ovviamente, partecipano e posseggono quote, pure.
Così le Camere di Commercio detengono quote di Autostrade, Aeroporti …
SEA (Aeroporti milanesi) è Società partecipata dalla Camera di Commercio di Milano, Aeroporti di Roma è una partecipata della Camera di Commercio di Roma. Analogamente Brescia, Cagliari e le altre.
Catania possiede i 3/7 di SAC (Società Aeroporto di Catania). Altri 2/7 sono detenuti dalla Camera di Commercio di Ragusa e Siracusa per 1/7 ciascuna. SAC, a sua volta, detiene il 65% dell’Aeroporto di Comiso. Taranto con Aeroporti di Puglia, Trapani …
Ma Consorzio Autostrade è partecipato dalla Camera di Catania (così come per le altre autostrade e rispettive Camere di Commercio)
Si prosegue con Interporti e via discorrendo sul piano infrastrutturale
Sul piano culturale? Peggio che andar di notte. Milano col Teatro alla Scala, Roma con l’Accademia Santa Cecilia (giusto per citare la più nota), Napoli col San Carlo, Catania con il Teatro Massimo Bellini …
E poi “Enti fiera”. Il più noto, al momento, è EXPO 2015
Di Expo 2015 la Camera di Commercio di Milano detiene il 10%, ma non essendo neppure citata nello scandalo che sta travolgendo l’evento (malgrado gli sforzi della Camera di Milano perchè EXPO abbia comunque una sua valenza per le aziende italiane), la Camera di Commercio di Milano è Ente secondario.
Non dimentichiamo, già che si parla di scandali, la Camera di Commercio di Venezia che partecipa al MOSE.
La Camera di Commercio ha versato le sue quote, ma non risulta alcuna “dazione” a vertici camerali.
In buona sostanza, le Camere di Commercio finanziano, sostengono, non sono coinvolte negli scandali e, forse proprio per questo, sono Enti da rottamare.
Ma la mia domanda è ” E’ solo di rottamazione di Enti inutili (in quanto poco inclini alle tangenti), che si tratta?”
Vediamo di analizzare.
E’ di tutta evidenza che, con un abbattimento del 50% delle entrate da tributo camerale, TUTTE le Camere di Commercio subiranno un serio problema di bilancio. I servizi correntemente forniti alle imprese in termini di supporto alla internazionalizzazione (giusto per fare un esempio fra tantissimi) dovranno, per forza di cose, essere tagliati.
Di più, la necessità di realizzare somme per far cassa e fronteggiare anche solo gli impegni di spesa pluriennali assunti, le costringerà a vendere (svendere è più corretto) le partecipazioni.
Come per Raiway, quindi, mediante la riduzione delle entrate si impone a chi gestisce servizi pubblici in modo corretto e senza scandali (quindi servizi pubblici sani) di svenderli.
E’ evidente che anche gli investimenti per servizi innovativi verranno ridotti, con buona pace della Magistratura.
Le Camere di Commercio sono parte attiva del “Processo Civile Telematico” che è il fiore all’occhiello del progetto di snellimento dei processi civili.
Gli strumenti delle Camere di Commercio sono indispensabili per le indagini sulle infiltrazioni mafiose nelle società (RI-VISUAL)
Visto il trend di smantellamento dello Stato di Diritto, però, temo che questo tutto sia tranne che valore aggiunto, anzi.
Stanno rendendo impossibile l’arresto, anche domiciliare, per delitti di allarme sociale”. Il giudice non potrà’ disporre il carcere ne’ la detenzione in casa, se e’ prevedibile che l’indagato venga condannato a pene inferiori ai 4 anni di galera. Tradotto, vuole dire lasciar fuori chi compie reati come scippo o rapine, a meno che uno non entri in banca con un kalashnikov. Oltre ai corrotti, ai “colletti bianchi” ed ai grandi evasori e bancarottieri. 
No, abbiate pazienza. Non può essere tutto casuale. Qui si sta smantellando lo Stato di Diritto (oltre quello sociale e l’assetto democratico)
Chi pensa “non mi riguarda”, ricordi “Prima Vennero”
Prima vennero a prendere gli zingari,
e fui contento, perché rubacchiavano.
 
Poi vennero a prendere gli ebrei,
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
 
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.

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