Interruzione di Organo Costituzionale: Asseconderei Pignatone se non costituisse pericoloso precedente

Interruzione di Organo Costituzionale

Interruzione di Organo Costituzionale: Per chi è pericoloso Pignatone al Senato?

E così la Procura di Roma (nella persona del Procuratore Pignatone) convoca i senatori del Movimento Cinque Stelle che hanno dato origine alla “interruzione di Organo Costituzionale” nel corso della votazione del Decreto Legge “Sblocca Italia” (per molti, più conosciuto come “Sfascia Italia” o “Rottama Italia“.

Sdegno e opposizione dell’autodichia da parte del Presidente del Senato, Pietro Grasso, ma a me la richiesta del Giudice Pignatone da altra sensazione. E per questo lo asseconderei, se …

Partiamo dal perché lo asseconderei.

Pignatone è tutt’altro che un cretino.

È il Procuratore che ha indagato (e rinviato a giudizio) mafia, politica e cooperative rosse che costituivano la “cupola” del “mondo di mezzo” in Mafia Capitale.

Tutt’altro che un cretino e tutt’altro che asservito al potere della politica.

È credibile che intenda mettere sotto processo dei Senatori che svolgono la loro attività di opposizione accusandoli di “Interruzione di Organo Costituzionale”?

Sicuramente no.

Le Camere “repubblicane” sono costellate da eventi ben peggiori e l’interruzione di Organo Costituzionale costituisce l’unico strumento in mano alle opposizioni.

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Il capogruppo dell’Udeur al Senato Tommaso Barbato viene fermato dai commessi mentre tenta di aggredire il senatore dell’Udeur Nuccio Cusumano

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Sono tutte (ma non tutte) immagini prese dalla rete.

E come dimenticare l’approvazione della cosiddetta “Legge Truffa” del marzo 1953 (Domenica delle Palme. Per fare le porcate aspettano sempre le feste che distraggono la gente)?

Dopo 70 ore di seduta ci fu una rissa di 40 minuti che vide Sandro Pertini rivolgersi al presidente Meuccio Ruini con un “Lei non è un presidente, è una carogna! Un porco!“. O ancora, sempre nella stessa seduta, il senatore Elio Spano (Pci) affrontò a muso duro il giovane sottosegretario Giulio Andreotti, che in quel momento aveva in testa il cestino della carta per proteggersi dagli oggetti che piovevano dai banchi della sinistra, urlandogli: “Dopo il voto avrete un nuovo piazzale Loreto!

Diversamente (ma non nei contenuti) descritta dal Corriere:

Andreotti con il cestino della carta straccia in testa. Chi si lamentasse del grado di rissosità dell’ Italia bipolare, farà bene a raffigurarsi la scena: il non ancora sette volte premier, seppure già influente, bardato come Don Chisciotte per evitare che gli piovano in testa i leggii dei banchi parlamentari scagliati dall’opposizione mentre il comunista Velio Spano gli ricorda simpaticamente Piazzale Loreto, tanto per chiarire che non la farà franca, e intanto lancia una poltrona verso il presidente del Senato Meuccio Ruini, peraltro mancandolo.

Mi pare che persino il compianto Presidente Pertini sia andato ben oltre l’interruzione di Organo Costituzionale. Ma aveva altri strumenti per bloccare quella vergogna di legge elettorale?

È possibile credere che il Procuratore Pignatone voglia sanzionare la quisquilia inscenata dal Movimento Cinque Stelle che, con le mani nere (a simboleggiare le mani sporche di petrolio) protestava contro l’approvazione del Decreto “sblocca Italia”?

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Pignatone fa più paura ai Senatori del Movimento Cinque Stelle per l’accusa di Interruzione di Organo Costituzionale o a chi (come il Presidente Pietro Grasso e i suoi accoliti e mandanti) ha davvero fatto carta straccia della Costituzione?1

Asseconderei il Procuratore Pignatone, quindi, se …

Purtroppo, nonostante io nutra la massima fiducia nei confronti del Procuratore Pignatone, devo esprimere il mio disaccordo sulla sua iniziativa. Purtroppo (e con estremo disappunto) non posso venire meno ai miei principi. Le regole sono regole e violarle costituisce sempre un precedente pericolosissimo.


1 Vedi: 29 Luglio 2014: L’Italia è ufficialmente in dittatura – LAVORATORI E COMPAGNI, PRRRRR!! – Mentre va in onda Sanremo, la Costituzione non c’è più