Berlusconi e Salvini sull’Europa: il grande inganno elettorale

Se Berlusconi e Salvini sull’Europa avessero davvero posizioni così diverse, se davvero fossero all’opposto su un tema così centrale, com’è che stanno in coalizione?Berlusconi e Salvini sull'Europa

Le divergenze di vedute fra Berlusconi e Salvini sull’Europa sono solo il frutto della farsa elettorale. Se davvero avessero visioni così opposte non potrebbero stare in coalizione. Ma forse le differenze sono solo apparenti. Lo scrivevo già nel 2014.

Le differenze fra Berlusconi e Salvini sull’Europa e in politica economica sono solo un gioco delle parti

Dal TG La7  del 24/01/2017 ore 20.00 (al minuto 2: 24):

[…] e nel centro destra Berlusconi che minimizza le differenze con Salvini in politica economica, derubricandole quasi a un gioco delle parti pre-elettorale

Con il Rosatellum bis i programmi di coalizione sono solo uno specchietto per le allodole (o per gli allocchi)

Come ho già scritto in altri post, la Legge elettorale non prevede programmi di coalizione, ma solo di lista.

Chiunque sventoli programmi di coalizione, quindi, mente sapendo di mentire.

Ricapitolando

E adesso ricapitoliamo: Secondo la favola dell’anno, se vince Salvini l’agenda di Governo sarà noEuro, mentre se vince Berlusconi sarà proEuro.

Per questa ragione ciascuno dei due chiede i voti per superare l’altro, ma in ogni caso i voti vanno alla coalizione.

Ora, Ammettiamo pure che sia così. Ammettiamo anche, per pura ipotesi, che la coalizione di centro destra ottenga la maggioranza dei seggi.

Significa che se vince Salvini porterà in Parlamento Leggi antiEuro e Forza Italia le vota? E se vince Forza Italia il Parlamento esaminerà Leggi proEuro e Salvini le voterà?

Nessuno che si accorga dell’inganno?

Ma entriamo pure nel merito.

Salvini non è più antiEuro. Parola di Berlusconi

Berlusconi sostiene che Salvini ha capito l’errore e non è più antiEuro.

Se non fosse vero la coalizione si sarebbe dovuta sciogliere immediatamente. Nel nostro caso, invece, la punizione (pena sospesa, per giunta) consiste in tre giorni di blocco su twitter da parte di Borghi:

berlusconi e salvini sull'europaBerlusconi: privatizzazioni a go go

Berlusconi annuncia che per abbattere il debito pubblico verrà attuata una campagna di privatizzazioni per 5 punti percentuali di PIL.

Un punto di PIL vale circa 17 miliardi di Euro, quindi parliamo di privatizzazioni per circa 85 miliardi. Roba da far impallidire perfino Amato e Dini.

Fermo restando, poi, che le privatizzazioni mai hanno effettivamente abbattuto il debito.

Altro intervento del “responsabile economico della Lega”, Claudio Borghi

In apparenza neppure su questo sono d’accordo. Secondo Borghi, per non far fare le privatizzazioni a Berlusconi è sufficiente che la Lega abbia un voto in più.

Questo significa che se Berlusconi ha un voto in più e porta le privatizzazioni in Parlamento, la Lega vota le vota, ovviamente. La truffa è servita.

La “mossa del cavallo”: La Lega candida Bagnai

Il 22 gennaio Berlusconi è volato a Bruxelles per rassicurare sul rispetto di tutti i trattati, di tutti i limiti e vincoli e sull’imprescindibilità dell’Europa.

Uno schiaffo a Salvini? Si rompe la coalizione? Neanche per idea.

Questa sarà l’agenda di governo solo se Forza Italia avrà avuto un voto in più della Lega.

Ma chi mai dovrebbe poi votare i provvedimenti in Parlamento se non la maggioranza in coalizione con Forza Italia? E quindi la Lega!

Salvini il successivo 23 gennaio ha convocato una conferenza stampa per annunciare la candidatura di un altro economista professionista noEuro, oltre Borghi: Alberto Bagnai.

Berlusconi e Salvini sull’Europa: il diavolo si annida nei dettagli

Se il diavolo si annida nei dettagli, allora è importante soffermarsi su alcuni dettagli della conferenza stampa.

Salvini, effettivamente, non dice che il vincolo del 3% del rapporto deficit/PIL deve essere superato. Salvini, che fino a ieri era certo che costituisse un grave danno, dice che va superato “se costituisce danno“. Quindi ha ragione Berlusconi.

Bagnai, il cui ego smisurato è ormai entrato nella leggenda, sostiene che i giornali lo abbiano definito “la bestia nera dell’Europa”, ma sinceramente non sono riuscito a trovare un solo articolo in tale senso.

Bagnai, però, ha lodato l’iniziativa di Berlusconi. Ha sostenuto, infatti, che l’eventuale uscita dall’Euro deve avvenire in modo concordato con gli altri partner europei per non spaventare i mercati.

Ma come? Ma lui e Borghi sostenevano addirittura che si dovesse uscire con Decreto Legge adottato di notte del fine settimana! E adesso occorre concordare con i partner europei?

Salvini, Bagnai, Bolkestein e la direttiva europea ultraliberista

E che dire di Salvini che invoca l’abrogazione della direttiva Bolkestein?

Si tratta della direttiva 123/2006 che prende il nome da Frits Bolkestein, commissario europeo per il mercato interno della Commissione Prodi.

La direttiva è stata indicata come la prova di una deriva liberista che causerebbe l’eliminazione delle tutele sociali e dei diritti dei lavoratori e l’abbattimento del livello delle retribuzioni.

Ma qualcuno dovrebbe ricordare a Salvini che si tratta dello stesso Frits Bolkestein che ha sottoscritto il “Manifesto di solidarietà Europea” di Alberto Bagnai.

Quindi un liberista estremo scrive una direttiva che provoca il dumping sociale e che Salvini vorrebbe eliminare.

Ma è lo stesso liberista che ha sottoscritto il “Manifesto” di Bagnai per l’uscita dall’Euro.

D’altro canto, lo stesso Bagnai, nel 2004, cantava le lodi dell’Euro alla corte di Romano Prodi.

Berlusconi e Salvini sull’Europa: Cambiare tutto, anche la moneta unica per continuare con le politiche di austerità

Sono improvvisamente rinsaviti tutti o qualcosa non quadra?

La seconda, signora mia. Ne ho scritto profusamente in un vecchio post dell’aprile 2014: “Come i Gattopardi: fuori dall’Euro perché nulla cambi

Il prof. Emiliano Brancaccio:

sta guadagnando consensi quella che ho definito una modalità gattopardesca di gestione della crisi, in base alla quale si sarebbe disposti a cambiare tutto, persino la moneta unica, pur di non mettere in discussione le politiche liberiste e di austerity degli ultimi anni, nonostante le sperequazioni e i tracolli occupazionali che hanno provocato.

E infatti Frits Bolkestein sostiene che dovrebbero uscire dall’Euro i paesi periferici (Italia e Grecia prima di tutti).

Ma giusto perché la Germania e i Paesi del Nord non devono sopportarne il peso economico. Ci sarà un perché, se sottoscrive il “Manifesto” di Bagnai?

Bolkestein ha sottoscritto il manifesto di Bagnai perché è stato colpito di botto dall’economia di Keynes?

Non perché il “Manifesto” di Alberto Bagnai, perfettamente in linea con il suo pensiero ultra liberista, consente l’uscita dall’Euro per favorire l’economia tedesca e dei “Paesi Core” dell’eurozona, come individuati da Goldman Sachs?

Volute, ma solo apparenti, le divergenze di Berlusconi e Salvini sull’Europa?

Tutto bellissimo se non fosse che costituisce la “prova regina” che il programma del centro destra non esiste.

E si pone da capo la domanda: Se davvero non fossero d’accordo su temi fondamentali di governo quali sono quelli economici e dei rapporti con l’Europa, com’è che sono in coalizione?