Salvini è un pigliaculo ostaggio di Berlusconi. Fatevene una ragione

Le indicazioni del voto sono chiare: Basta austerità. Ma Salvini è un pigliaculo e le carte le da Berlusconi

Salvini è un pigliaculo

Strano. Proprio quando si alza forte la voce critica del Popolo contro l’austerità europea, la Lega si appiattisce su Berlusconi. Salvini è un pigliaculo.

Partiamo da un dato di fatto che i media sembrano non vedere: hanno vinto le uniche forze politiche che hanno fin qui detto di volersi battere contro l’austerità europea.

Il Movimento 5 Stelle, per dare forza a questo proposito, ha anche già comunicato la squadra dei Ministri. I candidati Ministri economici appartengono tutti alla scuola di pensiero keynesiana. Sostenitori delle tesi espansive e quindi contro l’austerità liberista.

Come ricorda l’ex Presidente della Corte Costituzionale Paolo Maddalena, la Costituzione italiana è basata proprio sulle tesi keynesiane.

scenari di governo politiche 2018

La Costituzione italiana garantisce i diritti e la dignità della persona. Le leggi che non salvaguardano i diritti fondamentali e la dignità delle persone sono tutte incostituzionali. Un esempio si è già avuto con il pareggio di bilancio. Norma inserita in Costituzione, ma che trova limiti nella Costituzione stessa (vedi Pareggio di bilancio vs. diritti 0-1. Corte Costituzionale sentenza 275/2016).

La posizione di Salvini cambia, ma gli incoerenti sono altri

Salvini, con i suoi “guru” Claudio Borghi e Alberto Bagnai, sosteneva che si dovesse uscire dall’€uro in modo unilaterale. Facendo un decreto nella tarda serata di un venerdi.

Quando – alla fine di gennaio 2018 – Berlusconi è andato a rassicurare Bruxelles sul fatto che anche Salvini era stato “addomesticato”, non ci sono state levate di scudi da parte della Lega.

Anzi è proprio Bagnai, in conferenza stampa, a sostenere che il rapporto di Berlusconi con l’Europa è un punto di forza della coalizione di centro destra perché

Nessuno pensa, nessuno ha mai fatto questo film, che sia una buona idea andare a una rottura traumatica, a una guerra “tutti contro tutti” con le Istituzioni europee.

Però, secondo Salvini, il Movimento 5 Stelle, che ha sempre detto le stesse cose, è incoerente. Salvini è un pigliaculo o no?

Il gioco sparigliato

Sugli scenari di governo c’era una certezza prima del voto: Forza Italia, con la complicità di Salvini e della Meloni, aveva il patto con Renzi.

Il “fuori onda” fra Salvini, Meloni e Fitto intercettato lo scorso 1 marzo è la prova assoluta.

Salvini era estremamente preoccupato e sperava che il PD si mantenesse almeno al 22%.

Come motivazione “ufficiale” è stata detta una assurdità. Una pezza peggiore del buco: Se il PD si mantiene sopra il 22% la Lega avrebbe avuto più peso.

Che così non fosse lo avevo scritto proprio quella mattina, numeri alla mano.

Il “cappotto” del Movimento 5 Stelle al sud è una manna per la Lega. Quindi, evidentemente, o è stupido o Salvini è un pigliaculo e mentiva sulle motivazioni della sua preoccupazione.

Vediamo perché. Il “cappotto” ha:

  • indebolito Forza Italia, ma la Lega è cresciuta
  • fatto sparire la “quarta gamba” che sarebbe stata alleata di Berlusconi e non di Salvini
  • ridotto ai minimi termini il PD e quella sinistra che Salvini dice di avversare

In buona sostanza il “cappotto” del Movimento 5 Stelle ha reso Salvini, sia pur per conseguenza involontaria, il “capo del centro destra”. 

E tutto questo era già ovvio, quindi perché le espressioni preoccupate per un PD che crolla?

Ora ricapitoliamo la situazione e mettiamo in sequenza alcuni punti

La situazione del centro destra

Forza Italia appare molto indebolita.

Scrivo “appare”, perché nei fatti non lo è.

Certo, Forza Italia non è più il primo partito della coalizione, ma rappresenta comunque poco meno della metà dell’intera coalizione.

Inoltre, circa il 30% degli eletti della Lega appartengono al gruppo Bossi-Maroni, quindi più fedeli a Berlusconi che a Salvini.

Poi ci sono i leghisti dell’ultima ora. Poltronari di lungo corso come tale Carmelo Lo Monte.

Da decenni salta con l’agilità di Tarzan di ramo in ramo e nell’ottobre 2017 atterra nella Lega.

Un messaggio per Berlusconi

Il 5 marzo è arrivato il “messaggio forte e chiaro” a Berlusconi. Le borse chiudono con una flessione, ma è sopratutto la “galassia Berlusconi” a pagare pegno. Mediaset perde il 5,5 avvicinandosi ai minimi recenti e Mondadori il 4,6.

Salvini incontra Berlusconi ad Arcore, poi organizza la conferenza stampa in cui “rassicura” l’Europa e garantisce che mai cercherà un accordo con il Movimento 5 Stelle.

Questo significa stare appiattito su Berlusconi. I mercati gradiscono e il giorno dopo i titoli di Berlusconi recuperano. Mediaset +2,5%) Mondadori +3,2%.

La maggioranza? I “responsabili” li acquista Berlusconi

Salvini ha aperto a singoli parlamentari di sinistra che guardino alla Lega.

Chi sarebbero? Emma Bonino di +Europa, Pierferdinando Casini e altri “responsabili”?

E se si apre il “mercato delle vacche”, chi paga? Berlusconi, ovviamente.

La maggioranza per Salvini la comprerebbe, parlamentare per parlamentare Berlusconi.

Berlusconi che ha già indicato il Ministro dell’Economia e Finanze: Renato Brunetta.

Lo capite che Salvini è un pigliaculo?

O Salvini accetta di garantire le imprese di Berlusconi o sarà Berlusconi stesso a farlo fallire per indicare, poi, Maroni.

E Salvini accetterà. Perché Salvini è un pigliaculo.

Non gliene frega niente della coerenza, che non è mai stata il suo forte.

Il voto è chiaro. Urlato!

Il voto è li che urla: Basta austerità, basta subordine agli ordini dell’Europa. Si al reddito di cittadinanza, alla revisione profonda della Legge Fornero, all’abrogazione del Jobs Act. In una sola frase: rimettere la dignità delle persone davanti alle pretese dei mercati.

Ma a Salvini non interessa.

Gli interessa solo la medaglietta di “leader del centro destra”. Perché Salvini è un pigliaculo. Prendetene atto.