I migranti vogliono approdare in Italia perché abbiamo la normativa più permissiva

Ci si è mai chiesto perché i migranti vogliono approdare in Italia? Perché la legislazione italiana è un “dentro tutti”.

Perché i migranti vogliono approdare in Italia

Con la normativa italiana è strano che qualche migrante non ottenga il permesso. Ecco perché nessuno vuole condividere migranti approdati in Italia, ma ecco perché i migranti vogliono approdare in Italia.

Gli interventi in un mio post facebook personale mi danno l’opportunità di chiarire l’argomento.

Eccolo

Come si può notare, la mia amica glissa velocemente sulla domanda relativa alla sua associazione ad A.S.G.I.

È questa una organizzazione di legali finanziata dalla Open Society Foundations di Gerìorge Soros.

Nonostante il suo non rispondere alla domanda, confermo che l’amica in questione è associata A.S.G.I.

È quindi ovvio che i punti di vista sono diversi. Per la mia amica è fondamentale che ci siano crepe legislative in cui inserirsi per ampliare il più possibile le possibilità di immigrazione di massa. Non così per me.

Nelle sue risposte ci sono, tuttavia, due passaggi importanti.

«La protezione umanitaria esiste solo in Italia» e «lo status di rifugiato (riconosciuto in Italia, n.d.r.) non vale sic e simpliciter negli altri Paesi europei».

La posizione della mia amica, peraltro, è ben descritta nella lettera pubblicata sul “Fatto Quotidiano” del 01/07/2017, con relativa risposta di Marco Travaglio cui aderisco pienamente.

Ben 700.000 “migranti” sono pronti a partire dalla Libia alla volta dell’Italia.

È immaginabile che le ONG stabiliscano di destabilizzare un Paese perché, grazie ai Governi di centro sinistra (Prodi, in particolare) l’Italia ha una legislazione tale da consentire il permesso di soggiorno a chichessia?

Spetta alle ONG di stabilire la politica di immigrazione di una Nazione?

Magari con il ricatto morale (tutto da dimostrare) dei bambini che altrimenti muoiono?

https://connect.facebook.net/it_IT/sdk.js#xfbml=1&version=v5.0

+++ LA CREDIBILITÀ DELLE ONG? ZERO! +++Il 29 giugno alle ore 17:03, Oscar Camps (fondatore di Open Arms) pubblica questo video su twitter scrivendo: "Oggi sono morte altre 100 persone, fra cui tre bambini. Ma tranquillo Matteo Salvini. Non erano italiani, solo "carne umana".Qui il link al tweet: https://twitter.com/campsoscar/status/1012713258560548864All'inizio del video si vede benissimo che ci sono persone che prendono respiro prima di appoggiare la testa nell'acqua e addirittura la donna in maglietta rossa e pantaloncini neri alza la testa e muove le braccia.Sicché ALLE 18:05 (DOPO UN'ORA DAL PRIMO TWEET, QUANDO DECINE DI RISPOSTE AL TWEET FACEVANO RILEVARE L'EVIDENTE FAKE) lo stesso Oscar Camps lancia un altro tweet in cui dice: "Le persone del video sono solo, medici, giornalisti, eurodeputati e volontari in un atto di protesta. Le vittime reali sono in questo twit. Senza vergogna nel Consiglio europeo, il punto 3 ONG non ha interferito le azioni della "guardia costiera" libica"Qui il link al secondo tweet: https://twitter.com/campsoscar/status/1012728725882966018 Credibilità? -50?

Pubblicato da Stefano Alì su Domenica 1 luglio 2018

Di altre bugie ho già scritto nel post «Aquarius. Se per vendere qualcosa devi mentire, quella è una truffa».

Alcune definizioni fondamentali

Non mi stanco di ripetere che i termini sono fondamentali.

Migranti, rifugiati, immigrati, stranieri residenti, profughi, rifugiati, richiedenti asilo, eccetera non sono sinonimi.

Eliminiamo subito la confusione con “straniero residente”. È colui/colei che, a prescindere dalla regolarità o meno del primo ingresso, ha un permesso di soggiorno. Sia esso per motivi di studio, lavoro, protezione internazionale o altro.

È, quindi, uno straniero che risiede a pieno titolo nel territorio della Nazione.

Migrante è colui/colei nell’atto di migrare. Emigrati dal proprio Paese e non ancora immigrati in un altro Paese.

Nel momento in cui il migrante mette piede sul suolo di un Paese senza averne il preventivo permesso è immigrato irregolare (volgarmente: “clandestino”).

In Italia, già in questa fase alcuni immigrati irregolari spariscono senza avanzare la richiesta di asilo. In questo caso si parla di clandestini a tutti gli effetti.

Gli immigrati irregolari che avanzano la richiesta di asilo acquisiscono lo status di “immigrati irregolari richiedenti asilo”.

E qui cominciano le note dolenti.

Il Diritto d’Asilo

E adesso entriamo nell’argomento: perché i migranti vogliono approdare in Italia.

Cominciamo subito col dire che, ai nostri fini, “profughi” e “rifugiati” possono essere considerati sinonimi anche se non lo sono.

Chi fugge da una guerra è un “profugo”.

Il profugo può essere rifugiato se chiede asilo in una nazione diversa dalla sua o sfollato se ripara in una zona più tranquilla del suo stesso Paese.

La “Convenzione di Ginevra”: lo status di Rifugiato

A Ginevra, nel 1951 è stata sottoscritta la “Convenzione sullo statuto dei rifugiati“.

È l’unica “protezione internazionale” propriamente detta.

Se i criteri sono stabiliti dalla Convenzione di Ginevra, le modalità per ottenere lo status di “rifugiato” varia da Paese a Paese. Anche nell’Unione Europea.

La modalità più semplificata è quella italiana. Occorre anche tenere conto che TUTTI i “migranti” perdono i documenti identificativi. Le Commissioni Prefettizie italiane, quindi, si basano esclusivamente sulle dichiarazioni dei richiedenti asilo.

Giusto per fare un esempio, nessun Paese europeo ha rappresentanze diplomatiche in Siria. Perciò chiunque dichiari credibilmente di provenire dalla Siria dovrà essere creduto sulla parola. La dichiarazione non potrà essere verificata.

Nonostante le maglie larghe della legislazione italiana, i rifugiati si attestano fra il 5% e l’8% della totalità dei richiedenti asilo.

La legislazione italiana

Il “testo unico” è contenuto nel Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286. Emanato dal Governo Prodi.

Sono poi sopravvenuti i Decreti legislativi 17 novembre 2007, n° 251 e 25 Gennaio 2008 n° 25 (entrambi Governo Prodi) in attuazione della direttiva europea 2004/83/CE.

Già nel “testo unico” del 1998 viene inserita la “protezione umanitaria” di cui scriveva la mia amica nei suoi commenti.

È uno status che non ha eguali in alcuna legislazione europea.

Ricapitolando, in Italia è possibile ottenere la protezione:

  • Internazionale: prevista dalla Convenzione di Ginevra
  • Sussidiaria: Qualora il richiedente non possa dimostrare una persecuzione personale ai sensi della Convenzione di Ginevra, che definisce chi è rifugiato, ma si ritiene che rischi di subire un danno grave (condanna a morte, tortura, minaccia alla vita in caso di guerra interna o internazionale) nel caso di rientro nel proprio paese
  • Umanitaria: «In nessun caso puo’ disporsi l’espulsione o il respingimento verso uno Stato in cui lo straniero possa essere oggetto di persecuzione per motivi di razza, di sesso, di lingua, di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali, ovvero possa rischiare di essere rinviato verso un altro Stato nel quale non sia protetto dalla persecuzione» art. 19 comma 1 D. Lgs. 289/1998).

Mi invento un nome, una età, un Paese di provenienza e una tribù di appartenenza tanto, senza documenti, dovete fidarvi di quel che dico. Mi dichiaro gay e mi invento che nella mia tribù in cui i gay vengono perseguitati e quindi ottengo la protezione umanitaria anche se non rischio la vita. Ma solo se approdo in Italia. Ragione per cui i migranti vogliono approdare in Italia.

Stupisce che qualcuno non ottenga il permesso di soggiorno

A tutto questo occorre aggiungere il sistema delle procedure.

Chi non ottiene il riconoscimento di “rifugiato” può chiedere un riconoscimento “accessorio” oppure ricorrere in Tribunale.

I legali sono in gratuito patrocinio o assegnati d’ufficio, “pescati” fra queli iscritti all’A.S.G.I. di cui sopra.

Il vero problema è che ormai nessuna Questura può rifiutarsi di concedere il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Lo hanno stabilito varie sentenze di primo e di secondo grado, e la stessa giurisprudenza della Cassazione è orientata stabilmente a favore dell’immigrato-sedicente profugo.
Quattro successivi giudizi della suprema corte hanno stabilito che “il questore non ha alcuna discrezionalità in ordine al rilascio del titolo di soggiorno, non avendo alcun potere accertativo circa la sussistenza del diritto, ed è tenuto obbligatoriamente al rilascio del titolo”. La Cassazione ha deciso anche che “del tutto irrilevante è la pregressa condizione di irregolarità di soggiorno di colui che è a chiedere il rilascio del titolo di soggiorno, così come non può ritenersi che la sussistenza di precedenti penali costituisca motivo automatico di rifiuto del titolo”. (Affari Italiani).

Ecco perché i migranti vogliono approdare in Italia.

Ecco, anche, perché nessuno in Europa vuole i migranti registrati in Italia.

El Dorado.

Se i migranti vogliono approdare in Italia e costituiscono un business nel nostro Paese (aspetti e assistenza legali, accoglienza eccetera) sono la miniera d’oro per le ONG nei Paesi di origine. 

A partire da quelle che offrono microcredito nei Paesi di origine per emigrare.

Sulla questione rinvio all’articolo di Ilaria Bifarini.

E il bello è che le ONG ritengono di poter imporre agli Stati la politica frontaliera che fa loro comodo.

Perché i migranti vogliono approdare in Italia? Ecco spiegato il perché.