Mattarelladimettiti, la Procura indaga e Mattarella tace? Dovrebbe dimettersi

Troll russi? Ma anche no. Server israeliani? Forse. Alla fine esce fuori che sono stati gli italiani a lanciare l’aggregatore “mattarelladimettiti”. E Sergio Mattarella tace? Forse dovrebbe dimettersi davvero.

mattarelladimettiti

“Mattarelladimettiti”, a quanto pare, è nato dal sentire di italiani. Quanti? Non ha importanza. Adesso la Procura indaga e Mattarella tace. Dovrebbe davvero dimettersi.

I troll russi su twitter

Occorre chiarire che – appositamente per creare confusione – si stanno sovrapponendo due “notizie” diverse.

Da una parte i circa 1.500 tweet fra quelli che avrebbero “orientato” l’elezione di Trump.

Dall’altra l’onda di tweet lanciati fra il 27 e il 28 maggio con l’aggregatore MattarellaDimettiti.

1.500 tweet a favore di Movimento 5 Stelle e Lega

Secondo lo “scoop” del Corriere della Sera, avrebbero orientato il sentire degli italiani in occasione del Referendum Costituzionale e delle elezioni del 4 Marzo.

Vorrei, intanto, evidenziare che l’autore dell’articolo è tale Federico Fubini, che siede nella board della Open Society di George Soros.

Qualcuno penserà subito: “eh, ma sei fissato, tu!”.

Ma non è certo colpa mia se quel “filantropo” di George Soros spunta come la gramigna ogni volta che c’è del marcio.

Interrogatevi, piuttosto, sui possibili “perché”.

Su quanto sia ridicola l’ipotesi di Fubini, comunque, non mi soffermo. Rinvio all’articolo di Wired che ha scaricato ed esaminato tutti i tweet “incriminati”: «Qualcosa non torna nella storia dei tweet russi a favore di Lega e M5S».

MattarellaDimettiti: 400 nuovi account

Secondo i media in pochi minuti sarebbero stati creati circa 400 profili twitter che avrebbero innescato l’onda “MattarellaDimettiti”.

Per chi ha una vaga idea del funzionamento di twitter l’ipotesi fa già ridere così.

Un account appena creato non ha follower. Questo significa che nessuno lo legge e quindi non può influenzare un bel niente. Siano 4 o 4.000, nessuno legge i loro tweet.

Nella rapida marcia indietro dei giornaloni, inoltre non risulta più neppure evidente che siano russi. Potrebbero essere israeliani, estoni, ma forse italiani.

Articolo di Federica Sarzanini su “Corriere”. Da: https://www.corriere.it/politica/18_agosto_05/cosi-hanno-attaccato-mattarella-social-indaga-l-antiterrorismo-85c42384-9836-11e8-ae28-97e0df16be12_preview.shtml

Non è più neppure chiaro quanti fossero. Lo stesso Federico Fubini (sempre quello della board di Open Society) scrive:

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Venti? Con venti account twitter Mosca riesce a realizzare un “attacco coordinato” al Capo dello Stato?

Tuttavia, in sprezzo di ogni senso del ridicolo, viene coinvolto l’antiterrorismo e pure il COPASIR (Comitato Parlamentare Sicurezza della Repubblica – Servizi Segreti).

Pansa, il capo dei Servizi Segreti, in audizione al COPASIR ha già detto che non ci sono evidenze. Ha anche aggiunto che erano già stati fatti accertamenti su eventuali ingerenze nel Referendum e nelle elezioni, senza che emergesse nulla di concreto.

Le vette del ridicolo

La “Palma d’oro” va senz’altro alla deputata PD Lia Quartapelle.

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Da notare che la furbissima Deputata pubblica la lettera inviata a “Spett.le Twitter”, lasciando in chiaro il numero di cellulare a piede di pagina.

La vicenda dei troll russi è ormai così paradossalmente ridicola che anche l’Ambasciata Russa in Italia la prende a ridere

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Cosa è accaduto?

Giornalisti di Soros e PD, probabilmente, preferiscono non ricordare cosa accadde in Italia in quei giorni.

O forse, avendo ormai perso ogni contatto con il Paese reale, non sanno che il “NO” di Mattarella a Savona e la conseguente rinuncia all’incarico da parte di Conte fu argomento di accesi dibattiti a tutti i livelli.

Io stesso cominciai a scrivere sull’argomento già il 26 maggio: «Veto su Savona. Irrispettosi Di Maio e Salvini o Mattarella?».

Il 27 maggio Conte aveva rimesso il mandato e il 28 maggio Sergio Mattarella incarica Carlo Cottarelli. Il dibattito nel Paese diventa rovente.

La sera del 27 maggio Di Maio aveva preannunciato la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica.

Salvini, pur non aderendo all’ipotesi di Di Maio, era anche lui andato giù a testa bassa.

Ecco il mio articolo sull’argomento: «Messa in Stato di Accusa per Mattarella. Attentato alla Costituzione».

L’improvviso “colpo di scena”

Il 29 maggio si verifica la clamorosa fuga di Cottarelli dalla porta posteriore del Quirinale.

Avrebbe dovuto sciogliere la riserva e consegnare la lista dei Ministri.

I giornalisti attendono, ma improvvisamente i Corazzieri abbandonano la famosa porta di noce.

Segno che li dietro non c’è più nessuno.

Le ipotesi si susseguono. Alcuni Ministri hanno rinunciato? Mattarella vuole sciogliere subito le Camere?

Ecco il mio articolo del 30 maggio: «Scioglimento delle Camere? Impossibile. C’è una maggioranza».

Il 31 maggio si apprende che Mattarella è tornato sui suoi passi

Torna l’ipotesi del “Governo politico” («Governo politico perché la situazione è grave. E pure seria»).

Il dibattito nel Paese era estremamente acceso. Non c’era bisogno dei “troll russi” se alcuni cittadini si sono perfino presentati fisicamente in Procura per denunciare Sergio Mattarella.

Io stesso ho espresso più volte l’ntenzione di procedere a denuncia se si fosse concretizzato l’incarico a Cottarelli o lo scioglimento delle Camere.

Mattarella si è fermato sull’orlo del baratro ed è tornato indietro precipitosamente.

Perché si era in presenza di una maggioranza parlamentare certa, definita e nota.

Il Presidente della Repubblica non può consentirsi – in una Repubblica Parlamentare come la nostra – di indurre il Presidente del Consiglio incaricato alle dimissioni perché non gli piacciono le idee di un Ministro.

MattarellaDimettiti

Gli aggregatori MattarellaDimettiti e il suo contrario IoStoConMattarella sono nati e cresciuti in poco tempo perché quello era il dibattito nel Paese.

Già, perché i vari Fubini dimenticano che contemporaneamente al MattarellaDimettiti nacque e crebbe il suo opposto: IoStoConMattarella.

Ed è la crescita di questo secondo aggregatore ad essere estremamente sospetto.

In quei giorni i sondaggisti registratono un crollo verticale della fiducia in Mattarella.

Nessuna indagine su IoStoConMattarella? Giusto perché illogicamente a supporto di Mattarella mentre la fiducia degli italiani in lui crollava?.

Il primo aggregatore sarebbe stato il frutto di un “attacco coordinato” dei troll russi, mentre il secondo rappresenterebbe la spontanea reazione degli italiani?

Sotto accusa

La Procura di Roma che ha aperto un fascicolo per attentato alla libertà del Presidente della Repubblica e offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato.

Però il Presidente della Repubblica tace.

Ci sono stati degli idioti che hanno ingiuriato o offeso sul piano personale Sergio Mattarella. Questi vanno indubbiamente perseguiti.

Per il resto, Mattarella può tentare di inventarsi una modifica Costituzionale al diritto di critica, come ha tentato di fare con lo spostamento della Sovranità in capo ai mercati.

Fino ad allora la libertà di espressione è ancora costituzionalmente tutelata.

E voglio sperare che non sia vero che il Quirinale crea dossier su chi dissente.

Corte Costituzionale, sentenza n° 20/1994:

[…] non si esclude, peraltro, che in regime democratico siano consentite critiche, con forme ed espressioni anche severe, alle istituzioni vigenti e tanto sotto il profilo strutturale quanto sotto quello funzionale […]. E chiariva altresì come la ratio della limitazione al diritto di critica politica risieda nel disvalore della sola condotta che, negando “ogni prestigio, rispetto, fiducia”, induca “al disprezzo delle istituzioni o addirittura ad ingiustificate disobbedienze”. Dunque, il giudice delle leggi già da tempo riconosce l’esigenza di circoscrivere al massimo i limiti a tale fondamentale diritto di libertà.

Mattarella è il Presidente della Repubblica

Il Presidente della Repubblica è il garante della Costituzione.

Vuole decidersi a far sentire la sua voce in difesa dei Diritti Costituzionali?

Se invece intende svolgere il ruolo a giorni alterni, si dimetta. MattarellaDimettiti!